venerdì 30 maggio 2008

S.FELICE CIRCEO, riscatto di terreni

LO SAI CHE...
il Comune di S.Felice COMUNICA
nuove considerazioni dopo l’avviso pubblicato dal comune di Sabaudia
Molella, affrancazioni unica strada.
L’unica procedura da seguire per acquisire la completa disponibilità del bene è l’istituto dell’affrancazione, come già avvenuto per i terreni di Pantano Marino.
A seguito della diffida presentata dall’amministrazione comunale di San Felice Circeo nei confronti del Comune di Sabaudia ad avviare e porre in essere qualsivoglia azione finalizzata all’alienazione o vendita di immobili e/o beni ricadenti nel comprensorio di Molella/Palazzo, si ribadisce quanto segue.
Si evidenzia che il Comune di Sabaudia, nell’Avviso Pubblico del 28/4/2008 con cui ha riavviato le procedure per le alienazioni dei terreni di Molella e Palazzo nei confronti dei cittadini che “occupano” i terreni in questione, non ha minimamente preso in considerazione e rappresentato esplicitamente che queste terre facevano parte dei terreni dell’ex-Università agraria che vennero quotizzati e ripartiti dal Comune di San Felice Circeo, e quindi concessi agli allora cittadini di San Felice.
Di tale concessione e quotizzazione l’ente comunale possiede agli atti il registro dei ruoli, e per tanti anni i privati hanno corrisposto le somme per tali ruoli.
Nel momento in cui, con Sentenza R.G. n. 113/2000 del Commissario Usi Civici per il Lazio, Toscana ed Umbria, dr. Franco Carletti, del 26/07/2003, è stata riconosciuta la natura patrimoniale di questi terreni, si è venuta a definire la medesima situazione del comprensorio di Pantano Marino, ovvero di terreni di natura patrimoniale comunque godenti dei diritti derivanti dalla quotizzazione e concessione agli enfiteuti e agli utilisti possessori.
Ne deriva da ciò che l’unica procedura per il riscatto di tali terreni da parte dei privati, è quella prevista per le affrancazioni ai sensi della Legge 607/66 e s.m.i. Nella procedura posta in essere dal Comune di San Felice Circeo per l’affrancazione dei terreni di Pantano Marino, venne creato un gruppo di lavoro, composto dal dott. Mario Calisi, dal dott. Carmine Caputo e dal consigliere Mario Capponi, che aveva il compito anche di stabilire la corretta procedura da applicarsi e i termini per il riscatto. In tale ambito, con nota n.13700 del 29 giugno 2004 a firma del dott. Caputo, si ribadiva che “l’unica procedura da seguire per acquisire la completa disponibilità del bene, risulta essere l’istituto dell’affrancazione del canone”.
Alla luce di queste considerazioni, pertanto, si nutrono numerosi dubbi in merito all’avviso pubblicato dal Comune di Sabaudia.