lunedì 9 giugno 2008

CASSINO, MOSTRA D’ARTE

LO SAI CHE...
è prossima la
MOSTRA D’ARTE
nella GALLERIA DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI CASSINO
dal 17 al 27 GIUGNO 2008
Diamo la PAROLA all’ARTISTA
Cani dell’Impero di Jason Bronner
Il titolo di questa mostra si riferisce a due imperi:

uno è l’antico Impero Romano, l’altro è quello da molti definito la “nuova Roma”, cioè gli Stati Uniti.

Diversi critici di destra e di sinistra, repubblicani o democratici, da Gore Vidal a Charles Krauthammer, hanno infatti descritto gli Stati Uniti come un impero.
Io sono stato abbastanza fortunato da vivere e viaggiare in Italia per alcuni mesi ogni anno dal 2001 e trascorrere il resto del tempo negli Stati Uniti. In questo periodo ho osservato numerosi cambiamenti in America per ció che concerne il governo e la politica del paese. La maggior parte di questi cambiamenti sono stati spiegati alla luce degli eventi che hanno avuto luogo l’11 settembre 2001. Proprio le mie esperienze e i miei viaggi all’estero mi hanno aiutato a vedere gli Stati Uniti in una prospettiva diversa.
Dopo aver iniziato i miei viaggi in Italia, ho cominciato a disegnare cani. Ricordo di essere stato colpito dalle copie romane delle sculture di cani, in particolare il grande Cane molosso nei musei Vaticani vicino al gruppo del Laocoonte e alle copie di quest’ultimo presso gli Uffizi. Ricordo anche le conversazioni con un’amica italiana circa la sua paura per i cani. Una paura che a me sembrava strana ed esagerata rispetto al potenziale danno che un cane potrebbe arrecare. Con mia grande sorpresa ho scoperto che molti altri italiani provavano la stessa paura, mentre io, che ero cresciuto sempre circondato da cani, non ricordavo nessuno dei miei amici americani provare quello stesso sentimento.
L’Italia ha risvegliato in me il desiderio di passeggiare. Piú che guidare, camminare mi ha permesso infatti di osservare molti cani italiani che abitavano un mondo a metá strada tra il mondo domestico umano e quello dei cani randagi. Essi sembravano in uno stato semi-brado. Di seguito, ho continuato a immaginare cani diversi e a vederli nei miei incubi.
So che i cani sono spesso guardiani fedeli, ma molti considerano anche il pericolo che essi potrebbero rappresentare. C’è il proverbio americano circa “il mordere la mano che ti nutre.” E a un certo segmento della popolazione americana, in una sorta di atteggiamento da macho, piace fare jogging con affianco cani di grossa stazza.
I cani sono cacciatori e guardiani. Essi cercano dominio, imposto da se stessi o dai loro padroni. Io sono interessato alla tensione tra la parte del cane che puó distruggere la sua dimora e la parte che poi ritorna al fianco del suo padrone a leccare il suo viso o i visi dei bambini. È piú semplice per noi concettualizzare un animale che sia del tutto malefico, oppure un angelo o un eroe che siano solo buoni, affettuosi e rassicuranti. Il cane racchiude tutte le suddette qualitá.
Il cane diventa per me una metafora della funzione protettiva del governo come pure dell’oppressione dello stato. Lo stesso cane che una volta era un compagno, è stato trasformato in una bestia di cui il governo ritiene ci sia bisogno per proteggerci. Ci si domanda quindi se lo stesso cane generi piú paura in quelli che dovrebbe proteggere o invece sia causa del supposto pericolo dal quale ci protegge.
Le antiche sculture romane dei cani che si trovano nei Musei Vaticani, o la Lupa, il simbolo di Roma, rappresentano per me un’idea romanticizzata di guardiani, il potere positivo della protezione. Se applico questo stesso concetto agli Stati Uniti, la “nuova Roma”, mi domando se questa specie canina del XXI secolo sia diventata feroce e potrebbe non rappresentare piú un animale da guardia.