martedì 17 giugno 2008

Futuro incerto per la Compagnia dei Lepini

LO SAI CHE...
sul futuro della Compagnia dei Lepini molte amministrazioni si sono espresse a sfavore, dissociandosi dalla società consortile ?
Così afferma Ignazio Romano:
'Due sono i fronti opposti tra i sindaci della Compagnia dei Lepini.
Da una parte i sindaci di Priverno, Sonnino, Maenza, Roccasecca dei Volsci e Prossedi – tutti di centrodestra – e dall’altra il sindaco di Roccagorga – l’unico di centrosinistra – per contestare – i primi – o approvare – il secondo – le scelte ed i progetti della Compagnia dei Lepini. La posizione di Macci, Balzarani, Mastracci, Greco e Gasbarrone, delineata nelle scorse settimane in una riunione congiunta nel castello di San Martino, concerne la possibilità di organizzare i rispettivi comuni in maniera diversa, con una intensificazione del rapporto di collaborazione tra le città e con la creazione di diversi contenitori più omogenei e funzionali al territorio. Prima però di procedere alla assunzione di atti formali, i sindaci del centrodestra ritengono doveroso chiedere un incontro con il presidente Cusani al fine di metterlo nelle condizioni di conoscere in maniera approfondita quelle che sono le loro reali motivazioni. Quindi si potrebbe passare alla creazione di un nuovo modello di sviluppo che potrà essere più efficace coinvolgendo anche le città della fascia costiere, superando così l’esperienza della Compagnia dei Lepini. Bevilacqua – l’unico sindaco a favore dell’operato della Compagnia – nella risposta al sindaco Gasbarrone esprime il suo parere.
«Basta prendere le relazioni delle attività svolte per sapere dove e come sono state realizzate. È comunque il caso di portare la questione nella giusta dimensione. Infatti ritengo che molti dei sindaci del territorio nascondono la visione complessiva del problema e giocano a fare annunci intimidatori invece di porsi come referenti. Non credo che uscire dalla Compagnia dei Lepini risolvi nessuna questione, anzi, sono convinto che questa strumentalizzazione riporti il territorio indietro nelle politiche e nelle prospettive. Il progetto S.T.I.Le e la Compagnia dei Lepini hanno portato nuove possibilità nel territorio, in termini di risorse, ma soprattutto come carte d’identità di un zona che si muove e si percepisce come un sistema integrato, e non credo che possiamo rinunciarci per tornare nella politica dei campanili. Insomma la domanda che rivolgo a tutti è, quale politica vogliamo per il territorio? Quella di Macci, che come sindaco di Priverno è convinto di poter fare a meno degli altri? O crediamo nella logica del sistema territoriale?». Date le premesse il futuro della Compagnia dei Lepini è presumibilmente travagliato poiché, se veramente tutti i sindaci – tranne quello di Roccagorga – volessero uscire dalla Compagnia, allora si metterebbe seriamente in dubbio addirittura il futuro della stessa, restando o confinata a Roccagorga – magari con altri comuni del versante carpinetano -, oppure addirittura sciolta.
Attendiamo gli eventi'.