giovedì 17 febbraio 2022

Roma, Covid: studio, booster fondamentale per pazienti oncologici e fragili

 STUDIO VAX4TRAIL: 

Covid: studio, booster fondamentale per pazienti oncologici e fragili
IL COMMENTO DEI DIRETTORI SCIENTIFICI IRE e ISG

Gli IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e Istituto Dermatologico San Gallicano, oltre ad essere stati i primi a vaccinare i pazienti fragili per proteggerli dal coronavirus, fanno parte dei 13 centri coinvolti nello studio VAX4FRAIL ( in allegato comunicato stampa e scheda ).

Di seguito il commento dei direttori scientifici.

Gennaro Ciliberto, direttore scientifico Istituto Nazionale Regina Elena: 
"La forza di questo studio è rappresentata dalla numerosa casistica sotto analisi (più di 600 pazienti complessivamente) e dal grande spirito collaborativo e sinergico tra istituzioni prestigiose sparse su tutto il territorio nazionale. I soggetti fragili meritano particolare attenzione perché molto vulnerabili al coronavirus sia per le caratteristiche intrinseche della patologia di cui soffrono sia spesso per le terapie cui si sottopongono. Il nostro Istituto è orgoglioso di contribuire alla conduzione di uno studio nazionale che coinvolge 13 IRCCS rivolto a studiare la risposta al vaccino contro il coronavirus dei soggetti fragili tra cui una quota significativa è rappresentata da paziento oncologici ed onco-ematologici. Ringraziamo ancora gli altri centri partecipanti ed il Ministero della Salute che ha supportato questo studio."


Aldo Morrone, direttore scientifico 
Istituto Dermatologico San Gallicano:

Lo studio VAX4FRAIL finanziato dal Ministero della Salute con lo scopo di misurare la qualità della risposta immunologica del vaccino Mrna-Covid-19 in pazienti fragili affetti da neoplasie onco-ematologiche e solide, malattie immuno-reumatologiche e neurologiche, ha prodotto ottime evidenze scientifiche.  

I nostri IRCCS Regina Elena e San Gallicano (IFO) hanno contribuito all’arruolamento di un numero significativo di pazienti fragili. Questi studi confermano diverse esperienze internazionali e le ricerche condotte nei nostri due Istituti nei confronti di oltre 1000 pazienti con patologie onco-ematologiche e dermo-infettive sottoposti a terapie immunosoppressive, in cui l’efficacia del vaccino è stata ampiamente dimostrata e documentata.  

Ci rende particolarmente orgogliosi aver preso parte ad uno studio nazionale di così ampia portata, che sta producendo risultati scientificamente evidenti e fondamentali nell’orientare le scelte cliniche dei sanitari nella gestione complessa del paziente fragile in un contesto di Pandemia di estrema gravità proprio per questi pazienti. Sappiamo che i pazienti fragili hanno raggiunto un ottimo livello di protezione dopo le prime due vaccinazioni con un buon profilo di tollerabilità, ma sarà necessaria la dose booster per potenziare la risposta immunologica e ridurre rischi o complicanze del SARS-CoV-2, soprattutto per coloro che sono sottoposti a terapie immunosoppressive. Per questi soggetti la vaccinazione rappresenta la migliore risposta per contrastare l’infezione da COVID-19.   

Uno dei punti di forza si è rivelato proprio il fare rete attraverso l’utilizzo di un protocollo comune tra i 13 centri partecipanti, con criteri standardizzati e una centralizzazione delle valutazioni immunologiche presso l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani IRCCS di Roma.