martedì 24 giugno 2008

GAETA, A.Salemme in Pinacoteca

LO SAI CHE...
la Pinacoteca Comunale ospiterà opere di Antonio Salemme provenienti dal Pantheon ?
Ecco quanto riferisce Di Ciaccio: “Forte incremento qualitativo del patrimonio artistico di Gaeta”.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Gaeta, Salvatore Di Ciaccio e l’Associazione Culturale Novecento, ente gestore della Pinacoteca Comunale d’Arte contemporanea “Giovanni da Gaeta”, hanno portato a termine il 16 giugno una brillante trattativa che ha riportato a Gaeta tre opere dell’artista locale Antonio Salemme, un’opera della moglie svedese Martha e preziosi documenti per la ricerca che la Pinacoteca si appresta a fare sull’artista.
Le opere sono già pervenute a Gaeta. Si tratta di un prestito e di due donazioni che vanno ad incrementare il patrimonio comunale di opere d’arte. La prima è una Madonna con bambino, olio su tela, di cm.76.5x102.5, datata febbraio 1993, dipinta a più di cento anni, concessa in prestito per l’esposizione nella Pinacoteca Comunale “Giovanni da Gaeta” dal Rettorato del Pantheon di Roma. Un’altra è un acquerello di cm.50.5x37 raffigurante la contrada Catena di Gaeta, datato giugno 1972, ed infine una natura morta con piatto, olio su tela, di cm.51x40, datata giugno 1972, entrambe donate alla nostra Città dalla dottoressa Maria Pia Di Nitto, cugina dell’artista.
“Queste opere rappresentano un forte incremento qualitativo del fondo artistico della pinacoteca comunale e quindi di tutta la città di Gaeta. Siamo particolarmente orgogliosi per aver ricevuto in prestito dal Rettorato del Pantheon una delle opere più significative di Salemme testimoniata dal fatto che era custodita presso questo prestigioso monumento della Capitale – afferma l’Assessore Di Ciaccio - Per tutto ciò ringrazio la dottoressa Di Nitto, che ho avuto il piacere di conoscere nell’incontro a Roma, la quale ha mostrato un forte legame affettivo verso la nostra città attraverso questa donazione importantissima da un punto di vista storico e culturale. Altrettanto importante è la sinergia con l’associazione Novecento, che gestisce la pinacoteca, il cui prezioso lavoro di recupero di opere significative e di alto valore artistico nel panorama nazionale ed internazionale sta creando i presupposti per fare di Gaeta un attrattore culturale di alto profilo”.
“Tra l’altro, l’impegno dell’associazione avrà il suo culmine quest’anno nella Ventesima edizione del Porticato Gaetano, incontro tra artisti ormai consolidato e riconosciuto. Accanto a queste considerazioni, va rimarcato l’impegno dell’Amministrazione a valorizzare il patrimonio storico culturale ed artistico della città che conta e deve sempre più contare sull’aiuto di tutti – prosegue l’Assessore - Questa donazione rappresenta la sintesi perfetta di come il mecenatismo, il volontariato e il miglior sfruttamento dei siti della nostra città possano servire a potenziare l’offerta di cultura rivolta sia alla cittadinanza sia ai visitatori che, oltre alle bellezze paesaggistiche, volessero approfondire le conoscenze dell’immenso patrimonio di cui dispone Gaeta”.
Antonio Salemme nasce a Gaeta il 2 novembre 1892. A dieci anni, orfano di madre, segue il padre a Boston dove presto inizia a studiare disegno e, successivamente, a dedicarsi alla scultura. Ritorna in Italia per il servizio militare e partecipa nell’Esercito Italiano alla prima guerra mondiale. Non manca di frequentare l’Accademia di Belle Arti romana e di visitare tutti i musei della Capitale desideroso di conoscere la scultura di tutti i tempi.
Stabilitosi a New York, nel 1924, scolpisce la statua dal titolo “L’uomo che parla con Dio” raffigurante il cantante nero Paul Robeson. La bellissima opera, nello stile della scultura classica, desta stupore e provoca una forte reazione razzista. Riceve numerose nomination ma mai viene premiata provocando all’autore numerosi problemi, tanto da costringerlo a portarla a Parigi dove però viene trafugata ed inutili sono risultati, ad oggi, i tentativi di ritrovarla. Ne è rimasta solamente qualche fotografia.
Salemme, ormai conosciuto a livello internazionale, prosegue comunque nella sua brillante carriera artistica riscuotendo successi e riconoscimenti in tutto il mondo. Riceve il Guggenhein Fellowship nel 1932 e nel 1936. Viene ammesso più volte ad esporre al Salon des tuileries ed al Salon d’Automne, prestigiose esposizioni parigine, durante i suoi lunghi soggiorni nella Capitale Francese. Realizza il busto di John F.Kennedy per il Performing Arts di Washington, D.C.