mercoledì 3 febbraio 2021

fondi, Sito di stoccaggio di inerti: NO unanime da parte del Consiglio comunale

 

La delibera, approvata con i voti di maggioranza e minoranza, è stata già inviata a Regione, Prefettura e Provincia

 Con una delibera di Consiglio approvata ieri pomeriggio all'unanimità, la Pubblica Assise di Fondi ha ribadito la sua contrarietà ad accogliere un sito di stoccaggio di inerti.

Nonostante la volontà, poi confermata dalle votazioni, di esprimere un parere unanime e contrario alla proposta avanzata lo scorso 20 gennaio dal presidente della Provincia Carlo Medici, il dibattito sulla questione è stato piuttosto acceso e articolato.

 A introdurre il primo punto all'ordine del giorno l'assessore all'Ambiente Fabrizio Macaro che, in un lungo excursus, ha ricostruito la complessa vicenda della gestione dei rifiuti dal 1997 ad oggi.

Lo stesso ha ribadito l'importanza di chiudere il ciclo dei rifiuti in provincia di Latina sottolineando, al contempo, come dai rilievi dei tecnici incaricati sia emersa l'incompatibilità dell'intero territorio di Fondi ad accogliere un sito di stoccaggio di inerti.

Le uniche due aree papabili, via Pantanello e località Cave, presentano infatti svariati elementi escludenti e condizionanti, come evidenziato in una precedente nota stampa del Comune e come chiarito, non appena è stata formulata la proposta, già in sede di conferenza dei sindaci.

 Dopo l'introduzione di Macaro si sono susseguiti una serie di interventi da parte dei consiglieri di maggioranza e minoranza che hanno posto l'accento su questioni ambientali, paesaggistiche, gestionali e politiche.

Salvatore Venditti ha ribadito la sua contrarietà alla realizzazione del sito sottolineando, però, come in effetti la zona di via Pantanello «sia già stata compromessa dal punto di vista ambientale». Di questo avviso anche Francesco Ciccone che ha inoltre auspicato l'introduzione della tariffa puntuale sui rifiuti.

 Stefano Marcucci è tornato a chiedere un maggiore coinvolgimento da parte dell'amministrazione sulle questioni importanti mentre Luigi Vocella, al termine di una lunga panoramica sulle responsabilità politiche, ha chiesto che la proposta di delibera fosse emendata affinché il Consiglio esprimesse la sua contrarietà ad un sito di stoccaggio, non solo in via Pantanello, ma anche in qualunque altra zona della città (ex discarica di Quarto Iannotta compresa).

 A tali osservazioni ha risposto il vice sindaco Vincenzo Carnevale il quale ha spiegato perché nessun altro sito, compresi i due indicati nella relazione della Provincia (entrambi incompatibili per via della presenza di fattori escludenti e condizionanti), possa essere preso in considerazione. Stesso discorso per la ex discarica di Quarto Iannotta, che ancora attende di essere bonificata e che ricade in una zona a tutela integrale.

Lo stesso ha ribadito, con dovizia di particolari, come prima del 20 gennaio 2021 il comune di Fondi non fosse mai stato minimamente menzionato o coinvolto, anche informalmente, sulla questione.

Dopo il lungo intervento di Luigi Parisella, che ha accusato l'amministrazione di aver affrontato l'argomento solo perché incalzata dalla minoranza, e la dura replica del consigliere Vincenzo Mattei, che ha risposto punto per punto alle osservazioni politiche e ricordato la tempestiva convocazione della commissione Ambiente, a chiudere il dibattito è stato il sindaco Beniamino Maschietto. 

 


«Di questo incidente di percorso - ha ribadito il primo cittadino – maggioranza e amministrazione non hanno assolutamente colpa. Subito dopo l'accaduto ho scritto una lettera pacata ma veemente al presidente della Provincia Carlo Medici e, se avessimo avuto il minimo sentore di quanto sarebbe accaduto già prima della conferenza, non avrei mai avuto il coraggio di scrivere quelle parole. Voglio però fare delle riflessioni più ampie: il ciclo dei rifiuti deve essere chiuso nel contesto della provincia di Latina e tutti noi ci dobbiamo impegnare, in maniera sensibile e consapevole, in tal senso. L'organico, che compone oltre il 50% dei nostri rifiuti domestici, deve essere trasformato in compost e le biomasse in energia alternativa, solo così il comportamento virtuoso della nostra città contribuirà a salvare il pianeta. Mi auguro che ognuno di noi possa fare tesoro di tutte le numerose e diverse considerazioni esposte questa sera».