La delibera,
approvata con i voti di maggioranza e minoranza, è stata già inviata a Regione,
Prefettura e Provincia
Nonostante la volontà, poi
confermata dalle votazioni, di esprimere un parere unanime e contrario alla
proposta avanzata lo scorso 20 gennaio dal presidente della Provincia Carlo
Medici, il dibattito sulla questione è stato piuttosto acceso e articolato.
Lo stesso ha ribadito
l'importanza di chiudere il ciclo dei rifiuti in provincia di Latina
sottolineando, al contempo, come dai rilievi dei tecnici incaricati sia emersa
l'incompatibilità dell'intero territorio di Fondi ad accogliere un sito di
stoccaggio di inerti.
Le uniche due aree papabili, via
Pantanello e località Cave, presentano infatti svariati elementi escludenti e
condizionanti, come evidenziato in una precedente nota stampa del Comune e
come chiarito, non appena è stata formulata la proposta, già in sede di
conferenza dei sindaci.
Salvatore Venditti ha ribadito la
sua contrarietà alla realizzazione del sito sottolineando, però, come in
effetti la zona di via Pantanello «sia già stata compromessa dal punto di vista
ambientale». Di questo avviso anche Francesco Ciccone che ha inoltre auspicato
l'introduzione della tariffa puntuale sui rifiuti.
Lo stesso ha ribadito, con
dovizia di particolari, come prima del 20 gennaio 2021 il comune di Fondi non
fosse mai stato minimamente menzionato o coinvolto, anche informalmente, sulla
questione.
Dopo il lungo intervento di Luigi
Parisella, che ha accusato l'amministrazione di aver affrontato l'argomento
solo perché incalzata dalla minoranza, e la dura replica del consigliere
Vincenzo Mattei, che ha risposto punto per punto alle osservazioni politiche e
ricordato la tempestiva convocazione della commissione Ambiente, a
chiudere il dibattito è stato il sindaco Beniamino Maschietto.
«Di questo incidente di percorso - ha ribadito il primo cittadino – maggioranza e amministrazione non hanno assolutamente colpa. Subito dopo l'accaduto ho scritto una lettera pacata ma veemente al presidente della Provincia Carlo Medici e, se avessimo avuto il minimo sentore di quanto sarebbe accaduto già prima della conferenza, non avrei mai avuto il coraggio di scrivere quelle parole. Voglio però fare delle riflessioni più ampie: il ciclo dei rifiuti deve essere chiuso nel contesto della provincia di Latina e tutti noi ci dobbiamo impegnare, in maniera sensibile e consapevole, in tal senso. L'organico, che compone oltre il 50% dei nostri rifiuti domestici, deve essere trasformato in compost e le biomasse in energia alternativa, solo così il comportamento virtuoso della nostra città contribuirà a salvare il pianeta. Mi auguro che ognuno di noi possa fare tesoro di tutte le numerose e diverse considerazioni esposte questa sera».